Progettata da Giuseppe Beccio e disegnata da Marcello Nizzoli, la macchina Lettera 22 (1950 – metà anni ’60) sostituisce la MP1 offrendo molte innovazioni e qualche limitazione che non farà comunque rimpiangere le ben più ingombranti macchine professionali.

Scrittori e giornalisti celebri faranno della Lettera 22 un inseparabile compagno di viaggio, a cui non rinunceranno neppure con l’arrivo della scrittura elettronica. Molti i maestri della grafica pubblicitaria che hanno lavorato sui manifesti di Lettera 22, tra cui Marcello Nizzoli, Giovanni Pintori e Raymond Savignac.

Entrata nelle collezioni permanenti del MOMA, il museo di Arte Moderna di New York, e premiata con il Compasso d’Oro nel 1954, Lettera 22 viene scelta dall’Illinois Technology Institute come il miglior prodotto in termini di design degli ultimi 100 anni (1959). Anche il nome “Lettera 22″, così semplice, fresco e immediato, è pensato per entrare nella quotidianità degli italiani ed ha svolto un ruolo nel decretarne il successo: la sua forza propulsiva è stata tale da far sì che la macchina si imponesse su tutti i mercati.