2012
ISTAO - Villa Favorita - via Zuccarini, 15 - Ancona
Innovazione, internazionalizzazione e comunità
Vi è un fascino particolare nel raccontare la storia dell'impresa concepita da Camillo e sviluppata da Adriano Olivetti. Perché negli ultimi anni c'è una straordinaria emozione sul modello organizzativo e sullo stile olivettiano? Il motivo è legato al fatto che Adriano Olivetti è stato il primo a dare un'anima all'impresa. A farla rivivere per le sue capacità innovative, per le sue proiezioni internazionali e soprattutto perché ha dato un senso al lavoro della gente. E' riuscito a creare e a coinvolgere una “comunità” allargata ad un progetto che guardasse al futuro, dove tutti vi si riconoscevano. Giorgio Fuà, giovane collaboratore ed amico di Adriano Olivetti, ha raccontato più volte ai suoi allievi il senso che questi dava al valore creativo e condiviso dell'impresa e al rispetto dell'uomo. Una concezione nella quale il prodotto doveva essere non soltanto utile, ma anche bello. La Mostra, il Film e il Racconto di Adriano Olivetti spiegano i tre principali vettori di un modello d'impresa: innovazione, internazionalizzazione e proiezione sociale. L'Archivio Storico Olivetti ha curato la mostra fornendo fotografie, locandine, manifesti e prodotti Programma della giornata ore 11.00 Inaugurazione e apertura della Mostra "In me non c’è che futuro", aperta fino al 16 febbraio 2013 ore 14.30 Tavola Rotonda: Il modello Olivetti. Innovazione, Internazionalizzazione e Comunità Introduce e coordina Valeriano Balloni, Direttore Scientifico ISTAO Interventi: Laura Olivetti, Presidente Fondazione Adriano Olivetti Bruno Lamborghini, Presidente Associazione Archivio Storico Olivetti Federico Oliva, Presidente INU Pietro Marcolini, Assessore ai Beni e Attività Culturali Regione Marche ore 17.30 Chiusura lavori Scarica la locandina dell'evento Per maggiori informazioni visitate il sito dell'ISTAO
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