Cantieri Olivetti. L’asilo nido di Borgo Olivetti

In occasione della tredicesima Giornata nazionale degli archivi di architettura organizzata dall’AAA/Italia (Associazione nazionale Archivi di Architettura contemporanea), l’Associazione Archivio Storico Olivetti, membro dell’AAA/Italia e partner culturale del Sito Patrimonio Mondiale UNESCO di Ivrea, città industriale del XX secolo, presenta con la Città di Ivrea, Soggetto Referente del sito, il risultato di una nuova sinergia tra l’istituto culturale olivettiano e l’Ente locale, nell’ambito del programma di rigenerazione e valorizzazione dell’asilo di Borgo Olivetti. La collaborazione nasce dall’attività di riqualificazione nella forma di spazio visitabile e fruibile ai cittadini e a i turisti di due ambienti dell’asilo: l’aula giardino e la guardiania. Essi sono stati oggetti di un bando regionale, grazie al quale l’amministrazione comunale ha potuto compiere i primi passi nella direzione della riapertura prevista entro il 2026.

Tali ambienti sono stati oggetto di un’analisi e rielaborazione con un progetto che ne qualificasse la storia e le funzioni, in seno all’articolato sistema di welfare Olivetti, di cui l’allestimento esprime gli aspetti più inerenti l’educazione dei bambini e quel tipo di didattica innovativa che, con la guida di personale specializzato, ha contraddistinto tutte le attività connesse alla vitalità di uno spazio pedagogico che rimane un modello ancora oggi.

Le scelte degli allestitori, con il contributo scientifico dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, hanno saputo volgere al presente una ricca selezione di immagini storiche di grandi maestri della fotografia (Ugo Mulas, Fulvio Roiter, Ernst Scheidegger, Gianni Berengo Gardin) provenienti dalle raccolte di fotografia del patrimonio storico Olivetti dell’Associazione, secondo un percorso ricco e articolato che, nel profilare al pubblico l’organicità e complessità del sistema di Servizio sociale Olivetti, ne ha voluto declinare gli aspetti più ludici e giocosi.

Il cantiere dell’asilo di Borgo Olivetti è rappresentativo e muove i suoi passi nella messa in opera di un metodo di lavoro che rappresenta un campione metodologico: se da un lato si mira alla fruizione progressiva del sito verso un pubblico di visitatori più ampio, dall’altro ci si adopera per una conduzione del restauro della parte di asilo nido vero e proprio, che sia il più possibile aperta, argomentata, accessibile, nel rispetto della funzione dell’edificio vincolato ope legis e inserito nel sito Patrimonio Mondiale. Nella tutela dei valori di autenticità e integrità, fondamentali per il Patrimonio Mondiale Unesco, se ne intendono restituire e comunicare anche le fasi di restauro e rigenerazione, la fase di ricerca storica e studio negli archivi, nell’ipotesi che la valorizzazione di un bene sia una processualità continua che non esclude un approccio che apre a “nuove letture”.

In tal senso, il cantiere diviene oggetto vivente che si offre a molteplici letture, non soltanto attraverso documentazione storica, ma anche esplorazione e analisi contemporanee: tre fotografi professionisti, Paolo Mazzo, Emanuele Piccardo e Marco Introini, lavoreranno ad un racconto contemporaneo. Il cantiere dell’asilo rappresenta quindi un modello di buone pratiche, sia dal punto di vista teorico che pratico, per la valorizzazione di un bene pubblico di grande significato per la comunità e di eccezionale valore universale.