21 giugno 2011
Correva l'anno, RAI TRE
Una serata dedicata dunque a due grandi personalità apparentemente lontane ma che, invece, hanno molto in comune. Un' intervista con l'ing. Carlo De Benedetti, ex presidente della Olivetti e presidente del Gruppo editoriale L'Espresso, aiuterà a capire meglio il percorso umano e professionale di Adriano Olivetti e quali siano le somiglianze e le affinità con Steve Jobs. La puntata conduce il telespettatore dalle prime macchine da scrivere ai più moderni computer, dal bianco e nero al colore, dal passato . al futuro. Immaginando un capitalismo a misura d'uomo Olivetti vuole nei suoi stabilimenti non solo catene di montaggio, ma anche asili nido e biblioteche, mentre al suo fianco chiama a collaborare intellettuali e artisti. Inseguendo la sua passione per il design crea, nel 1950, quella che diventerà un vero e proprio oggetto di culto, la Lettera 22, la più piccola fra le macchine da scrivere. Poi, prima della sua morte, l'ultima avventura, la realizzazione dell'elaboratore elettronico, un antenato del moderno computer. È questo il primo aggancio con la vita di Steve Jobs, il famoso guru della Apple, un mito per le giovani generazioni di tutto il mondo, che sul computer ha fondato la sua fortuna. Ma non è il solo. Ci sono anche il viaggio come esperienza di conoscenza e crescita, la determinazione, l'ambizione, l'attenzione al design, la capacità di rivoluzionare gli schemi aziendali. Nella puntata la biografia del genio di Cupertino: la realizzazione del primo personal computer, i fallimenti, i successi dell'i-pod e dell'i-phone. Fino a quando, nel 2010, Jobs, minato ma non vinto dalla grave malattia, presenta con orgoglio la sua ultima creazione, l'i-pad. Chiude la puntata, come di consueto, l'editoriale di Paolo Mieli. di Daniele Cini
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