14-22 novembre 2010
Villetta Casana, Ivrea
Città dell'uomo
Le iniziative dell'Archivio Storico Olivetti in collaborazione con l'Open World Jazz Festival
Il programma della settimana prevede i seguenti appuntamenti:- 14 - 22 novembre, dalle 15.00 alle 19.00 Cento anni di Olivetti. Il progetto industriale Nella Villetta Casana è possibile visitare la mostra celebrativa del centenario olivettiano, realizzata nel 2008 dall'Archivio Storico Olivetti e divenuta mostra permanente dell'Archivio. Possibilità di visite guidate.
- 17 novembre, alle 17.30 Macchine per pensare. Lavoro manuale, tecnica e pensiero alla Olivetti Una narrazione delle invarianti del linguaggio visivo olivettiano, quale espressione del pensiero di Adriano Olivetti e delle sue assonanze con le opere di Simone Weil e di Leonardo Sinisgalli. A cura di Caterina C. Fiorentino (approfondisci)
- 18 novembre, alle 17.30 La musica e il jazz nella Città dell'Uomo Come la cultura Olivetti ha saputo alimentare un territorio durante e dopo l'utopia della società di Adriano. Dall'Euro Jazz festival all'Open World Jazz Festival. Massimo Barbiero, Maurizio Brunod, Laura Conti: musicisti nati in un territorio che ha alimentato una creatività figlia di un "DNA" culturale che né permesso uno sviluppo nel mondo. Intervengono: Guido Michelone, Musica Jazz, Alias, Jazz Convention; Sergio Giolito, La Sentinella del Canavese, presidente della Società Musicale Olivetti; Marco Buttafuoco, L'Unità, Giudizio Universale; Franco Bergoglio, Jazzitalia; Marco Basso, La Stampa; Neri Pollastri, Musica Jazz, AAJ, docente di filosofia. Al termine dell'incontro, concerto con Laura Conti (voce), Maurizio Brunod (chitarre) e Massimo Barbiero (percussioni).
- 20 novembre, alle 17.30 500 quintali di sale Resa scenica dell'omonimo testo di Renzo Zorzi, un romanzo che fa rivivere i giorni della passione partigiana e delle grandi speranze. Interpretazione e allestimento di Pamela Guglielmetti (approfondisci)
- 21 novembre, alle 17.30 Una vita Resa scenica del testo di Luciana Nissim Momigliano I Ricordi della casa dei morti, una delle prime testimonianze sulla drammatica esperienza della deportazione e della prigionia nei lager nazisti. Interpretazione e allestimento di Pamela Guglielmetti (approfondisci)
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