dal 22 giugno al 3 novembre 2013
Palazzo Mazzetti, Palazzo Alfieri e Palazzo Ottolenghi - Asti
La nascita del Made in Italy in mostra ad Asti
Vent'anni di produzione artistica e industriale che hanno consacrato l'Italia come patria del design, della moda, della creatività. Un'esposizione che coinvolge tre palazzi nel centro storico di Asti e inaugura la sede di Palazzo Alfieri come spazio espositivo. In origine la definizione di Made in Italy è soltanto un marchio sopra i prodotti di origine italiana, richiesto all'industria nell'ambito del commercio estero con nazioni europee come Germania e Inghilterra, che vogliono chiaramente indicare al loro pubblico l'origine non nazionale dei prodotti del Belpaese. Una diffidenza che, con l'aumento della qualità della produzione italiana e del generale riconoscimento internazionale, si trasforma in segno di esclusività e garanzia di qualità. L'entusiasmo generato dal successo assolutamente imprevisto del Made in Italy, contamina anche la produzione culturale di quella generazione, scatenando una positiva evoluzione nell'ambito editoriale, del cinema, dell'arte, della fotografia, dello spettacolo in generale e infine nel costume e nella società che durerà per decenni, andando a delineare quell'Italian Lifestyle, che scalerà l'immaginario globale conquistandosi il titolo, talvolta troppo idealizzato, di migliore stile di vita possibile. Il mondo del cinema, la grande pubblicità, l'arte e la fotografia anticipano e sviluppano questo fervore nuovo, raccontando un'Italia inedita, fertile e creativa, un popolo pieno di entusiasmo e di fiducia che affronta la sfida del decollo industriale, del consumo di massa, del mutamento degli stili di vita dei giovani, con una leggerezza e una spinta propulsiva che sembra non lasciare troppo spazio alla riflessione e che non mancherà poi di creare motivi di scompensi e disordini sociali negli anni Settanta. Ma quali sono stati i processi che hanno reso possibile questo fenomeno? Quali le storie imprenditoriali? Quali le scoperte? E soprattutto, in un momento di crisi come questo è possibile che il miracolo si ripeta? Questa mostra sarà il racconto di quel repentino cambiamento, di una trasformazione generale dell'immaginario collettivo che passa dalla bicicletta alla Vespa, da “Ladri di biciclette” a “La Dolce Vita”, da Carla Boni a Caterina Caselli e tutto questo con la fiducia incondizionata in una trasformazione che non avrebbe portato altro che benefici e nuove speranze. È la storia dell'affermarsi di prodotti originali italiani che diventano veri e propri status globali come il pneumatico Cinturato Pirelli, la macchina per scrivere Lettera Olivetti. Prodotti e brevetti che saranno esposti ad Asti e giungeranno da Fondazioni Aziendali e direttamente dall'Archivio di stato di Roma. Accanto a questi prodotti che racconteranno la trasformazione della quotidianità e della produttività italiana, anche le opere d'arte figurativa, del cinema, della letteratura e il diffondersi della comunicazione di massa, della televisione nelle abitazioni e della radio. In mostra sono presenti anche prodotti e manifesti forniti dall'Associazione Archivio Storico Olivetti Per maggiori informazioni potete consultare il sito della mostra Alcune immagini della mostra Salva Salva
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