16 Maggio 2022

La fascia dei Servizi sociali Olivetti a Ivrea

3 minuti di lettura
Articolo di Associazione Archivio Storico Olivetti

Giovedì 19 maggio
ore 17.30 – 19.00
Adriano Olivetti Leadership Institute
Via Jervis, 24 – Ivrea (To)

L’Associazione Archivio Storico Olivetti nell’ambito della XII Giornata Nazionale degli Archivi di Architettura e con la collaborazione dell’Adriano Olivetti Leadership Institute di Ivrea, approfondisce, con una conferenza aperta al pubblico, la vicenda della sede storica del Centro dei Servizi sociali Olivetti, le sue funzioni, il valore del progetto d’architettura nel contesto dello sviluppo della città industriale, tra fabbrica e territorio. L’edificio noto come “fascia dei servizi sociali” viene progettato a partire dalla metà degli anni ’50 dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini ed entra in funzione nel 1959. Il concorso a inviti bandito dalla società Olivetti era finalizzato alla realizzazione di un complesso che ospitasse un centro culturale, l’infermeria, i servizi d’assistenza sociale e gli uffici per il personale, e seppure nella realizzazione concreta venne ridotto a due soli edifici – la Biblioteca, Centro culturale e l’Infermeria – non venne meno la vocazione pubblica dell’opera. Il lavoro degli architetti milanesi comprese anche il progetto del verde come elemento integrato e integrante l’architettura, anche in relazione alla fruibilità, sia in senso funzionale, sia visivo e percettivo, a partire dal presupposto imprescindibile della correlazione esistente tra costruito, natura e modi di vivere.

Il tema della giornata nazionale degli archivi di architettura stimola la riflessione sull’architettura come disciplina capace di andare incontro alle necessità e al benessere delle persone. Lo spazio dell’architettura si caratterizza, come diceva Giulio Carlo Argan, per la sua “concreta abitabilità […] che costituisce la finalità prima dell’intenzionalità dell’architetto”. E lo spazio dell’architettura “è tale […] in rapporto all’essere umano che lo pensa […] come la dimensione della propria esistenza”.

L’Associazione promuove la riflessione su un edificio rappresentativo della città industriale secondo tre declinazioni, nel solco di alcuni percorsi di ricerca già in cantiere inerenti il rapporto tra architettura e paesaggio, tra città industriale e relazioni sociali:

  • l’analisi storica del manufatto nel suo contesto e nelle sue vicende di trasformazione;
  • la committenza della società Olivetti per la realizzazione di un centro destinato ad attività sociali e culturali per la collettività a congiunzione della fabbrica con la città, con particolare attenzione al ruolo della biblioteca di fabbrica;
  • l’allargamento dell’analisi ad altri casi di progetto di architettura, a cura di tecnici e architetti della fabbrica, a testimonianza di una visione sistemica del progetto di integrazione tra architettura e contesto naturale.

I contributi dei relatori mostrano inoltre repertori archivistici e librari storici (disegni, fotografie, pubblicazioni) che riverberano la ricchezza degli archivi e delle biblioteche dell’Associazione, confermando il ruolo che le istituzioni culturali rivestono per l’avvio di azioni di collaborazione con soggetti privati e pubblici, per la conoscenza, la gestione e il riuso di tali beni.

PROGRAMMA DELL’INCONTRO

Saluti

  • Stefano Zordan, Adriano Olivetti leadership Institute
  • Renato Lavarini, capo di Gabinetto della Città di Ivrea e coordinatore del sito Unesco
  • Enrico Bandiera, Associazione Archivio Storico Olivetti

Interventi

Introduce e modera Marcella Turchetti, Associazione Archivio Storico Olivetti.

  • Daniele Boltri, architetto, che dal 1986 al 2002 è stato responsabile del settore progettazione edile dell’Azienda Servizi Centrali Olivetti (ex Ufficio Architetti), seguendo la realizzazione di nuovi edifici e la ristrutturazione e riconversione degli edifici esistenti (Centro Studi ed Esperienze con Ettore Sottsass e Eduardo Vittoria, Officina H ICO con Eduardo Vittoria, Villa Casana con Hans Von Klier) nella transizione da industria elettromeccanica a società informatica, di telefonia e servizi.
  • Anna Maria Viotto, bibliotecaria dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, si sta occupando della ricostruzione della storia delle biblioteche Olivetti. Nel 2021 ha curato “L’oro della comunità: le biblioteche di fabbrica Olivetti (con B. Cena e L. Massaia) e coordinato la pubblicazione “L’azienda Olivetti e la cultura. Tra responsabilità e creatività” di C. Accornero.
  • Giorgio Nepote Vesin, laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino nel 2021, attualmente è iscritto al dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura contemporanea promosso dall’Università degli Studi Roma Tre, in collaborazione con l’Associazione Archivio Storico Olivetti. Il progetto di ricerca dal titolo “Olivetti digitale: architetture sperimentali e paesaggi industriali (1960-1974)” si propone di indagare il ruolo e l’influenza della committenza architettonica Olivetti nel quindicennio successivo alla morte di Adriano.

Domande e conclusioni

L’incontro rientra nelle azioni che l’Associazione Archivio Storico Olivetti mette in opera per la conoscenza, protezione e gestione del sito Ivrea, città industriale del XX secolo, Patrimonio Mondiale Unesco.

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